I criminali utilizzano applicazioni software erogate attraverso il dark web e, una volta ottenuto l’accesso ai sistemi informatici, utilizzano script per disabilitare gli strumenti di sicurezza.
Autore: Redazione BitCity
Pubblicato il: 26/09/2024
A rischio l’autenticazione a più fattori. Secondo i dati riportati dal report del primo trimestre del 2024 di Cisco Talos Incident Response (Talos IR) quasi la metà di tutti gli incidenti di sicurezza hanno riguardato questa problematica (MFA, Multi Factor Authentication).
Nel 25% dei casi, la causa è stata l'accettazione da parte degli utenti di notifiche push MFA fraudolente, mentre nel 21% è stata rilevata l’assenza di un'implementazione corretta dell'MFA. Nonostante negli ultimi anni ci siano stati molti progressi per quanto riguarda l'implementazione dell’autenticazione a più fattori all'interno delle aziende, i criminali informatici continuano a prendere di mira gli account protetti dall’MFA per poter accedere ai sistemi informativi aziendali.
La tipologia più comune di attacchi che Cisco Talos ha dovuto gestire ha utilizzato le notifiche push MFA non autorizzate da parte degli utenti. Questa situazione si verifica quando l’aggressore tenta di autenticarsi ripetutamente a un account utente con credenziali valide al fine di sommergere le vittime di notifiche push MFA fino a quando, per esasperazione, la vittima accetta permettendo l’accesso. Cisco Duo, l’azienda di Cisco che si occupa di servizi di autenticazione multi-factor (MFA) e di accesso sicuro, ha rilevato, da giugno 2023 a maggio 2024, circa 15.000 attacchi basati su notifiche push. Cisco Duo ha inoltre constatato che il momento in cui avvengono questi attacchi è principalmente l’inizio della giornata lavorativa, quando gli utenti si autenticano per accedere ai sistemi aziendali.
Ecco i principali metodi, oltre alle notifiche push, utilizzati per eludere le difese MFA:
Come difendersi
Ecco alcune raccomandazioni di Cisco Talos per implementare correttamente l'MFA: