Tra le applicazioni più preoccupanti ci sono i social media, come TikTok, Instagram e Threads, che monitorano costantemente la posizione dell'utente, le sue abitudini di navigazione e addirittura i dati vocali.
Autore: Redazione BitCity
Pubblicato il: 30/01/2025
In un recente report, Kaspersky ha messo in evidenza i rischi per la privacy, spesso trascurati, legati all'uso delle applicazioni più diffuse. Tra queste, ci sono i social media, le app di e-commerce, fitness e health tracking. Se da un lato queste applicazioni ci offrono numerose comodità, dall'altro raccolgono e condividono enormi quantità di dati personali, esponendo gli utenti a potenziali rischi per la sicurezza.
Solo nel 2024, Kaspersky ha rilevato oltre 49 miliardi di casi in cui i web tracker hanno raccolto dati sul comportamento degli utenti a livello globale attraverso le app. Con l’aumento del tracciamento dei dati e dell'analisi predittiva basati sull'intelligenza artificiale, i rischi per la privacy legati a queste app sono sempre più significativi.
Molte delle app che sono utilizzate quotidianamente, spesso senza pensarci troppo, raccolgono silenziosamente numerose informazioni sensibili. Tra le applicazioni più preoccupanti ci sono i social media, come TikTok, Instagram e Threads, che monitorano costantemente la posizione dell'utente, le sue abitudini di navigazione e addirittura i dati vocali.
Le app di social media possono accedere alle gallerie fotografiche dei dispositivi e usare l'intelligenza artificiale per analizzare immagini e metadati, rivelando potenzialmente la localizzazione geografica dell'utente.
Inoltre, anche le applicazioni per lo shopping raccolgono dati relativi alla cronologia degli acquisti, alla posizione e persino alla presenza offline nei pressi dei negozi fisici. I retailer possono tracciare i movimenti dei clienti attraverso le app, sia online che offline, creando un profilo dettagliato delle loro abitudini e comportamenti di acquisto.
Infine, le app per la salute e il fitness contribuiscono a creare un'immagine precisa dell'utente, raccogliendo alcuni dei dati personali più riservati, come parametri di salute e abitudini quotidiane, che potrebbero essere poi condivisi con terze parti.
“Sebbene la tecnologia sia ormai parte integrante della nostra vita, è facile lasciarsi conquistare da nuove applicazioni e dispositivi senza riflettere sui potenziali rischi in termini di privacy”, ha dichiarato Anna Larkina, Security e Privacy Expert di Kaspersky. “Molte app sono progettate per sorprenderci con la loro praticità e le funzioni basate sull'intelligenza artificiale, ma spesso raccolgono dati in continuazione, senza che la maggior parte degli utenti ne sia consapevole. Guardando al futuro, con la diffusione degli smart device e delle app basate sull’intelligenza artificiale, sarà ancora più difficile capire chi ha accesso ai nostri dati e per quale scopo. Il rischio è che si crei un mondo digitale in cui la privacy non è più un valore predefinito, ma un lusso. È dunque fondamentale che gli utenti facciano un passo indietro, verifichino le autorizzazioni e chiedano maggiore trasparenza prima di permettere alle app di accedere alla loro vita personale.”
[1] La funzionalità “Do Not Track” è inclusa nelle soluzioni Kaspersky Endpoint Security.