Un eccessivo coinvolgimento online aumenta il rischio di essere vittime di interpretazioni errate. In Italia l’8% segnala, infatti, conseguenze negative derivanti dal coinvolgimento nelle community online e il 66% ha incontrato persone online che hanno falsificato la loro identità
Autore: Redazione BitCity
Pubblicato il: 08/04/2025
La solitudine è un problema sempre più diffuso tra i Millennial. Studi recenti, infatti, dimostrano che il 57% dei giovani europei si sente mediamente o addirittura gravemente solo. Per questo motivo i Millennial si rivolgono spesso al mondo digitale per colmare le lacune dovute al declino delle forme di socializzazione e come la conoscenza sul posto di lavoro e gli incontri di persona.
Un nuovo studio di Kaspersky, dedicato alle modalità di interazione dei Millennial con le piattaforme digitali, evidenzia che in Italia circa il 26% dichiara che il proprio coinvolgimento nelle community online ha avuto un impatto positivo sulla propria salute mentale e sul proprio benessere. Tuttavia, un eccessivo coinvolgimento nelle community online potrebbe aumentare il rischio di esporsi a travisamenti e interazioni superficiali.
Lo studio di Kaspersky indica che il 42% dei Millennial in Italia è considerato un “Active Contributor” delle community online, dedicando almeno tre ore al giorno a forum di gruppo, social network e gaming community. Per molti, questi spazi virtuali rappresentano una fonte essenziale per trovare conforto e compagnia, soprattutto quando si sentono soli.
Ruth Guest, cyber-psicologa e fondatrice di Sersha, un gioco per la sicurezza sui social media, ha commentato: “Gli spazi digitali sono diventati luoghi in cui i Millennial possono esplorare, imparare e connettersi con persone che condividono gli stessi interessi. Se usati con accortezza e con le dovute precauzioni, i social media possono essere un'enorme risorsa per la salute mentale di una persona. Le piattaforme offrono la possibilità di esprimersi, di sentirsi parte di un gruppo e di trarre ispirazione creativa. Tuttavia, è fondamentale ricordare che i benefici delle community online presuppongono un certo equilibrio”.
Non bisogna comunque sottovalutare i rischi. L'8% degli italiani intervistati ha dichiarato che il proprio coinvolgimento nelle community online ha avuto un impatto negativo sulla propria salute mentale. Inoltre, quasi due terzi (66%) dei millennial ritiene di aver incontrato online utenti che hanno falsificato la loro identità, rivelando i potenziali pericoli derivanti da interazioni online apparentemente positive.
Il 61% dei Millennial italiani ritiene che le interazioni digitali non abbiano avuto alcun effetto sulla propria salute mentale. Questo indica che per molti il coinvolgimento online è diventato una parte ordinaria della vita quotidiana piuttosto che un'esperienza innovativa.
Tuttavia, sebbene molti millennial traggano vantaggio dalla costante presenza in rete, lo studio di Kaspersky evidenzia una chiara tendenza alla prudenza: l'eccessiva dipendenza da interazioni digitali rischia di aumentare la probabilità di essere vittime di utenti che falsificano o modificano aspetti della propria identità, generando una falsa fiducia e potenziali danni emotivi. In particolare, il 12% degli intervistati italiani ha ammesso di aver usato un nome falso, di aver creato un profilo falso o addirittura di aver intenzionalmente finto di essere qualcun altro sui social media.