Apple sembra aver riconquistato un buon rapporto con il
MacBook Air. Che negli anni è stato decisamente trascurato da Cupertino. A favore del MacBook Retina, che possiamo archiviare come un
esercizio di stile non troppo riuscito. Bello, ma costoso rispetto alle prestazioni che offriva. Ma il MacBook Air ha sofferto anche il
confronto con i MacBook Pro di fascia bassa. Segno che i tempi in cui Steve Jobs estraeva fieramente il primo MacBook Air da una semplice busta di carta erano davvero lontani.
Eppure il Macbook Air è sempre stato
uno dei portatili preferiti dagli utenti Mac. Sottile e leggero, ma non troppo e quindi sempre ben usabile. Non potentissimo, ma adeguato per molti usi. E sicuramente tutti quelli più comuni. Così Apple ha dovuto rendersi conto che nell'eterno dibattito tra forma e funzione, il MacBook Air metteva insieme i due aspetti in maniera adeguata.
Meglio di altri Mac. E con una giusta attenzione al cartellino del prezzo.
Il MacBook Air è stato rilanciato con un nuovo design a fine 2018. Poi Apple ha aggiustato il tiro con un piccolo refresh a metà 2019. Che ha migliorato il display con un pannello TrueTone. Ora
il piccolo di casa Apple fa un altro passo avanti. E raggiunge una configurazione che dovrebbe fare felici quasi tutti. Almeno chi non ha esigenze grafiche importanti.
Apple ha infatti lanciato
una nuova generazione di MacBook Air. Dotandoli di nuovi processori, più memoria RAM e più spazio di storage. E ponendoli a un prezzo interessante.
Cosa c'è nei MacBook Air 2020
La nuova generazione di MacBoom Air si basa su
processori Intel di decima generazione, probabilmente di tipo Ice Lake. Un bel passo in avanti rispetto a quelli in uso sinora, che erano di ottava generazione. Il modello base integra un processore i3 dual-core e potrebbe stare un po' strettino a molti. Ma ora il portatile può montare
anche processori i5 e i7 a quattro core. La potenza, insomma, c'è.
Buone notizie anche per la memoria RAM. Che parte sempre da 8 GB ma stavolta
si può espandere a 16. Prima si restava fermi alla dotazione di base. Un raddoppio anche per lo storage via SSD, che
parte da 256 GB ma può arrivare (budget permettendo) anche a 2 TB. La generazione precedente aveva solo l'opzione 128 GB. Davvero pochino una volta installate le principali applicazioni di produttività.
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Il passaggio a processori Intel di nuova generazione comporta anche un
miglioramento della sezione grafica. I MacBook Air continuano a non avere una scheda grafica discreta. Ma il chip integrato Intel Iris Plus dovrebbe garantire un bel salto prestazionale. Dell'80%, secondo Apple.
Infine, un dettaglio importante. Il MacBook Air è il secondo portatile Apple - il primo è stato il
MacBook pro da 16 pollici - che
adotta la tastiera Magic Keyboard con il classico meccanismo a forbice. Addio ai modelli "a farfalla" che tanti problemi hanno causato agli utenti.
Tutto il resto del MacBook Air rimane bene o male quello che era. In particolare il display è ancora un Retina da 13,3 pollici con risoluzione nativa di
2.560 x 1.600 pixel. Ed è True Tone. Ci sono ancora due porte USB Type-C, un jack audio, un sensore di impronte digitali Touch ID. Interessante il prezzo negli USA, che parte da 999 dollari. Qui in Italia diventano
1.229 euro. E la versione probabilmente più interessante, con CPU Core i5 e SSD da 512 GB, costa
1.529 euro. Qualcosa in meno sarebbe stato meglio. Ma ora Apple può veramente affermare in maniera convincente che il MacBook Air è "
the world’s most loved notebook". O può tornare ad esserlo.
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