Anno dopo anno, il
World Backup Day rischia di diventare come una delle tante "celebrazioni" che passano senza rilievo. Una data più di forma che di sostanza. Eppure, ci ricorda
Qnap, l'atteggiamento delle persone nei confronti del backup non è cambiato nel tempo. O non più di tanto se si considera che
il 30% delle persone non esegue mai il backup dei propri file. Insomma, c'è sempre spazio per migliorare.
Ecco quindi il senso sempre valido del World Backup Day. La giornata
vale come un promemoria: si possono perdere dati in molti modi. Fortunatamente, ci sono anche
molti modi per evitarlo. Senza troppe difficoltà. Ed è qui, forse,
il lato più importante dei passi avanti che il mondo del backup continua a fare. Più funzioni di protezione, ma anche più semplicità.
Tutto per difenderci soprattutto da quattro tipi di minacce. Gli
attacchi espliciti della criminalità informatica, con i vari malware e ransomware che rischiano di bloccare l'accesso ai nostri dati. Poi ci sono i
guasti hardware, sempre possibili. E gli
errori umani, che rappresentano sempre una fetta importante delle perdite di dati.
Infine, il backup è sempre collegato alle (rare, per fortuna)
catastrofi naturali. O comunque eventi anche contenuti ma che mettono fuori uso PC, hard disk, storage esterni, smartphone e via dicendo. Eventi rari. Ma decisamente dannosi per chi non fa il backup dei dati.
Qnap ricorda la vecchia e sempre valida regola del
3-2-1. Ossia conservare
tre copie dei file importanti: una principale e due backup. Conservare i file su almeno
due tipi di supporti di archiviazione, per la protezione contro diversi rischi. Archiviare
una copia dei dati lontano dal loro "luogo" principale: il proprio ufficio o la propria abitazione.
La tecnologia
aiuta a realizzare questo approccio. Ad esempio si può eseguire
su un NAS locale la copia dei dati che vengono gestiti da servizi ormai diffusissimi come Office 365. È anche possibile realizzare, sempre basandosi su NAS Qnap, funzioni di replica in senso opposto. Ossia dallo storage locale al cloud. Oppure dallo storage locale a uno secondo storage remoto.
In tutto questo
il punto chiave resta la semplicità. Ad esempio, basta collegare un dispositivo USB o uno smartphone a un NAS Qnap e premere un solo pulsante per salvarne i dati. Come anche eseguire copie direttamente dalle schede di memoria di fotocamere e videocamere. O usare semplicemente un'app per salvare automaticamente su NAS le foto scattate.
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