TIM accelera sulla fibra ottica e
porta la banda ultralarga a due terzi delle famiglie residenti nelle cosiddette “aree bianche” coprendo in circa 5 mesi oltre 2.000 comuni. Grazie a questa forte spinta infrastrutturale, sostenuta nell’ottica di dare una risposta concreta alle crescenti esigenze di connettività prevalentemente nelle zone rurali o a bassa densità abitativa del Paese, circa i due terzi (65%) delle famiglie residenti in tali aree e che utilizzano la rete fissa sono ora raggiunte da connessioni super-veloci.
L’intensificazione dei programmi di cablaggio e il potenziamento della rete che l’azienda ha realizzato dall’inizio di marzo
ha permesso la prosecuzione di tutte le attività durante il lockdown, in particolare lo smart working e la didattica online, e di gestire in maniera ottimale i picchi di traffico che si sono verificati in questa fase. Grazie a questi interventi la fibra ottica di TIM copre oltre l’86% delle famiglie. In particolare, questa azione ha permesso, in un arco temporale di pochi mesi, di raggiungere un
risultato significativo per il superamento del digital divide nel Paese che TIM vuole colmare entro il 2021.
TIM continuerà anche nei prossimi mesi a dare forte impulso ai propri programmi di cablaggio,
portando entro dicembre la fibra al 90% delle famiglie a livello nazionale. In particolare, i comuni che verranno raggiunti dal piano saranno oltre 5.000, molti dei quali nelle “aree bianche”, vale a dire il 74% delle famiglie residenti in quelle zone e che utilizzano la rete fissa.
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