In tasca, nella borsa o nello zaino, lo
smartphone è un oggetto che ormai ci accompagna durante tutta la giornata e a cui, la maggior parte di noi, non può più rinunciare tanto che, quasi
1 italiano adulto su 2, ovvero circa
19,5 milioni di persone, ha dichiarato di
utilizzare il cellulare anche a letto. Pochi meno,
quasi 11 milioni (25,2%), coloro che addirittura hanno ammesso di
portarselo sempre dietro anche quando sono in bagno. A certificare questi dati è l’indagine commissionata da
Facile.it agli istituti di ricerca mUp Research e Norstat e realizzata su un campione rappresentativo della popolazione nazionale.
Dove viene utilizzato
Se non suscita particolare clamore il fatto che il luogo in cui usiamo maggiormente il cellulare sia il salotto, fa riflettere che siano
più di 19 milioni gli italiani che utilizzano il cellulare mentre sono a letto; accendere il cellulare, insomma, è la prima cosa che molti fanno quando aprono gli occhi e spegnerlo l’ultima prima di dormire. Anche nel luogo che teoricamente dovrebbe essere quello della privacy più assoluta,
il bagno, il telefono non ci abbandona:
sono ben 11 milioni gli italiani che non si staccano dallo smartphone nemmeno in questo caso. Forse non si dovrebbe, ma sono tanti anche coloro che hanno ammesso di
usare il dispositivo mentre sono al lavoro: a dichiararlo il 20% del campione, percentuale corrispondente
a 8,7 milioni di individui.
È un atteggiamento poco educato, ma sono molti,
quasi 2 milioni (4,6%), coloro che hanno ammesso di
usare lo smartphone a tavola, percentuale che quasi raddoppia nella fascia di età 35-44 anni (8,5%). Non stupisce, infine, come molti utilizzino il cellulare anche in macchina, sostituendo così il classico
navigatore; ad usarlo per questo scopo da sono più di
8,3 milioni di persone.
Le paure e i comportamenti più diffusi
Sebbene la paura più diffusa legata al cellulare sia quella di perderlo e con esso i contenuti privati al suo interno, indicata da più di
19,7 milioni di rispondenti (45,2%), un dato interessante è che 2,7 milioni di italiani (6,2%) sono preoccupati che
il partner o i genitori possano accedere di nascosto ai contenuti presenti sul dispositivo.
I più timorosi nel lasciare che il proprio compagno/compagna guardi di nascosto il cellulare sono coloro che hanno un’età compresa
tra i 45 e i 54 anni, dove la percentuale quasi raddoppia rispetto alla media nazionale (8,5% vs 4,8% Italia). I giovani appartenenti alla fascia anagrafica
18-24 anni, invece, si sono rivelati i più preoccupati nel far curiosare i genitori: rispetto ad un valore italiano del 2,3%, qui la percentuale raggiunge addirittura
l’8,2%.
Guardando poi
ai comportamenti errati adottati da coloro che possiedono uno smartphone, più
di 1 intervistato su 5 (9,6 milioni) ha ammesso di
non effettuare mai il backup dei dati, mentre 8,5 milioni hanno dichiarato di aver impostato
un PIN molto comune o di non averlo affatto. Addirittura
più di 3 milioni di persone (7,2%) hanno
memorizzato il PIN della carta di credito o della SIM direttamente
nella rubrica del cellulare, comportamento che può essere molto pericoloso nel caso in cui il dispositivo venga perso o rubato. La percentuale arriva addirittura
fino all’11,2% tra coloro che hanno un’età compresa fra 18 e 24 anni.
Per cosa viene utilizzato lo smartphone?
Ma, nel concreto,
per cosa viene utilizzato con più frequenza
lo smartphone? Al netto del telefonare e del mandare messaggi, che si posizionano in cima alla lista, più di
21,8 milioni di individui (50% del campione intervistato), ammettono di usarlo
per i social network, mentre più di
20,7 milioni (47,6%) lo utilizzano per
fare fotografie.Non sorprende scoprire, inoltre, come al giorno d’oggi lo smartphone venga frequentemente usato anche come
fonte di informazione; che sia attraverso i social network o siti specializzati, 33,9 milioni di persone (77,9%) hanno dichiarato di
informarsi proprio tramite il cellulare. Questo particolare utilizzo è aumentato moltissimo durante l’anno di pandemia, tanto è vero che più di
6 rispondenti su 10 (64,5%), pari a più di
28 milioni di persone, hanno ammesso di aver
incrementato l’uso del device proprio per informarsi.
Quasi 14 milioni (31,9%), infine, gli italiani che hanno indicato
la gestione delle finanze personali come uno dei motivi per cui viene maggiormente utilizzato il cellulare, a dimostrazione di come molte delle attività che prima venivano fatte in presenza oggi possono essere effettuate anche a distanza grazie ad un dispositivo tecnologico come lo smartphone.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
BitCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.