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Check Point Research: in Italia il downloader FakeUpdates balza in testa alle principali minacce

A livello globale FakeUpdates si è posizionato al secondo posto. Nel frattempo i ricercatori segnalano una nuova campagna AsyncRAT in cui vengono utilizzati file HTML dannosi per diffondere il malware furtivo.

Autore: Redazione BitCity

Pubblicato il: 21/12/2023

Check Point Software Technologies ha pubblicato il Global Threat Index per il mese di novembre 2023. Il mese scorso, i ricercatori hanno scoperto una nuova campagna AsyncRAT in cui sono stati utilizzati file HTML dannosi per diffondere il malware occulto. Nel frattempo, il downloader JavaScript, FakeUpdates, è balzato direttamente al secondo posto della top ten dopo una pausa di due mesi. L'istruzione continua ad essere il settore più colpito a livello mondiale.

A novembre in Italia la minaccia più importante diventa FakeUpdates (un downloader in JavaScript in grado di scrivere i payload su disco prima di lanciarli e che ha portato a ulteriori attacchi tramite molte altre minacce informatiche, tra cui GootLoader, Dridex, NetSupport, DoppelPaymer e AZORult), con un impatto del 3,43%, lo 0,94% in più rispetto all’impatto globale del 2,49%. La seconda minaccia più importante nel nostro Paese si conferma essere Blindingcan (trojan ad accesso remoto di origine nord coreana) che in Italia ha avuto un impatto del 3,25%, anche a novembre notevolmente più alto rispetto a quanto rilevato a livello mondiale (0,19%). Il malware Formbook (Infostealer che colpisce il sistema operativo Windows), risulta essere la terza minaccia nel nostro Paese con un impatto del 3,19%, inferiore all’impatto globale del 3,57%. Il malware Remcos (Remote Access Trojan apparso per la prima volta nel 2016) rimane al quarto posto con un impatto del 2,21%, in leggera diminuzione rispetto a ottobre (-0,5%) ma superiore all’impatto globale (1,48%).

AsyncRAT è un Trojan ad accesso remoto (RAT) noto per la sua capacità di monitorare e controllare i sistemi informatici a distanza senza essere rilevato. Il malware, che si è piazzato al sesto posto della top 10 del mese scorso, utilizza vari formati di file come PowerShell e BAT per penetrare nei processi. Nella campagna del mese scorso, i destinatari hanno ricevuto un'e-mail contenente un link incorporato. Una volta cliccato, il link ha innescato il download di un file HTML dannoso, che ha dato il via a una sequenza di eventi che ha permesso al malware di camuffarsi da applicazione affidabile per evitare il rilevamento.

Nel frattempo, il downloader FakeUpdates è rientrato nella classifica dei principali malware dopo una pausa di due mesi. Scritto in JavaScript, il framework di distribuzione del malware utilizza siti web compromessi per indurre gli utenti a eseguire falsi aggiornamenti del browser. Ha portato a ulteriori compromissioni attraverso molti altri malware, tra cui GootLoader, Dridex, NetSupport, DoppelPaymer e AZORult.



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