L'accesso al portafoglio digitale italiano richiede credenziali SPID o CIE. Se queste credenziali risultano deboli, riutilizzate o compromesse, i cybercriminali potrebbero ottenere un accesso non autorizzato ai dati personali di un individuo.
Autore: Redazione BitCity
Pubblicato il: 03/12/2024
Con il lancio a livello nazionale, il 4 dicembre, di IT Wallet, l'Italia compie un passo importante verso la trasformazione digitale. IT Wallet, progettato per conservare documenti personali essenziali come patenti di guida e tessere di assicurazione sanitaria, rappresenta una svolta significativa sia in termini di praticità che di conformità alle normative dell’Unione Europea.
Tuttavia, la società di cybersecurity NordVPN invita gli italiani a rimanere vigili sui potenziali rischi informatici associati a questa archiviazione digitale centralizzata.
“Se da un lato l’IT Wallet offre un'innegabile comodità, dall'altro la concentrazione di dati preziosi in un unico luogo aumenta il rischio di attacchi”, afferma Marijus Briedis, esperto di cybersicurezza di NordVPN. “I criminali informatici sono sempre pronti a sfruttare nuove opportunità, soprattutto quando sono coinvolte informazioni personali critiche.”
Rischi informatici associati a IT Wallet
L’introduzione di IT Wallet, pur rappresentando un'importante innovazione digitale, comporta rischi significativi in termini di cybersicurezza. L'accesso a IT Wallet si basa interamente sulla sicurezza dello smartphone, un aspetto spesso sottovalutato dagli utenti. Dispositivi non adeguatamente protetti o dotati di software obsoleti sono particolarmente vulnerabili a minacce come malware, phishing e attacchi mirati. “Gli utenti devono assicurarsi che i loro smartphone siano protetti da password robuste, software costantemente aggiornati e soluzioni antivirus affidabili”, sottolinea Marijus Briedis, esperto di cybersecurity.
Con la diffusione su scala nazionale di IT Wallet, è prevedibile che i cybercriminali aumentino l’uso di tecniche come phishing e social engineering per colpire utenti inconsapevoli. False email o messaggi, camuffati da comunicazioni ufficiali da parte di IT Wallet, potrebbero indurre le vittime a condividere dati sensibili o a installare malware sui propri dispositivi.
L'accesso al portafoglio digitale italiano richiede credenziali SPID o CIE. Se queste credenziali risultano deboli, riutilizzate o compromesse, i cybercriminali potrebbero ottenere un accesso non autorizzato ai dati personali di un individuo.
“Con l'integrazione sempre più diffusa di documenti personali in formato digitale, la responsabilità di prevenire le minacce informatiche ricade tanto sui fornitori quanto sugli utenti. Una violazione riuscita potrebbe compromettere contemporaneamente numerose informazioni sensibili, con conseguenze potenzialmente gravi”, conclude Briedis.
Modi per rendere più sicuri i tuoi dati sui portafogli digitali
Per proteggere i documenti sensibili contenuti nei portafogli digitali, Marijus Briedis di NordVPN fornisce alcuni utili consigli:
“L'integrazione delle nostre identità digitali non potrà che aumentare nella nostra vita quotidiana, pertanto è importante comprendere e implementare le migliori pratiche di cybersecurity. Non è solo consigliabile, ma essenziale per proteggere le informazioni personali”, afferma Briedis.